Antonio Soccol giornalista nautico pilota offshore, insegnante di vita
Giornalista nautico pilota offshore Antonio Soccol, autore di Altomareblu, storico di nautica e conoscitore del mondo della nautica storica e contemporanea

Tag Archivio per: Antonio Soccol

La barca non è un auto – (XIII puntata) – Eurotax barche

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Nel sistema consumistico che regola la larga maggioranza del nostro mondo (specie quello nord-occidentale) i prezzi di un qualsiasi prodotto sono regolati sempre, oltre che dalla qualità del prodotto stesso (nel nostro caso, dal suo stato di conservazione), da una antica e incondizionabile legge di economia: a poca offerta e alta domanda corrispondono sempre prezzi alti, mentre molta offerta e poca domanda comportano valori di listino modesti

Salone di Genova 2007 – Oltre ogni possibile immaginazione

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47° Salone della Nautica Internazionale di Genova - considerazioni di A.Soccol - Parafrasando, questa volta, William Shakespeare direi che al salone “ho visto cose che un comune mortale non dovrebbe mai nemmeno immaginare”: carene tragiche, trasmissioni orrende e soluzioni ridicole. Ho visto tante (troppe) carene che sono diventate il festival dei redan: “Se non hai almeno un paio di redan sei proprio un nessuno. Ma se ne hai tre o quattro sei un super figo” sembra esser stato il grido di battaglia degli uffici tecnici dei vari cantieri...
Barca da 100 metri fuoritutto e 100 nodi - RW 100 Levi

Superyacht del futuro: 100 metri, 100 nodi – Levi Ram Wing

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Levi Ram Wing 100: Superyacht da 100 metri e 100 nodi di velocità.Cento nodi significa 182 chilometri orari. In acqua. E’, grossomodo, come andare ben oltre trecento chilometri all’ora a terra. Ci sono, oggi, molte barche da competizione che filano di più, ma sono scafi da 12 / 15 metri fuoritutto che hanno a bordo solo motori, serbatoi e equipaggio (max tre persone).

La barca non è un auto – (XI puntata) Percezione e realtà

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Un altro, che di auto ne capisce, mi spiega: “E’ normale. Mica vorrai paragonare un’auto coreana o cinese con una italiana?” Io non so: non ho automobili ma, a parte questo dettaglio e partendo dall’errato presupposto che per me tutte le vetture sono solo scatole per sardine giganti dotate di ruote, comprendo che una Ferrari la quale ha solo due posti a sedere valga molto di più di un Suv che, pure, funziona perfettamente anche come carro funebre. Ma non basta...Selezionare il titolo per visualizzare l'articolo.

Motorsailer planante Exocetus Volans – progetto Levi – Harrauer

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Antonio Soccol risponde al forum "Amici della Vela": I “forum” sul web, si sa, raccolgono di tutto un po': nessuno deve stupirsi.Racconta una antica favola che erano in due, avevano la Terra a disposizione e niente e nessuno li disturbava ma uno ha ucciso l'altro che era pure suo fratello: si chiamavano Caino e Abele

E’ tempo di inventare la bio-barca

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La parolina magica è “bio”. Un lemme che deriva dal greco “ bios” e significa “vita”. Lo applicano a tutto: da bio-agricoltura a bio-vetro, passando per bio-pizza. E’ entrata persino in Borsa la “bio” e sembra funzionare piuttosto bene pur essendo appena nata. Ormai non si lancia nulla sul mercato che non sia “bio”.Negli Usa -riferisce Clifford Krauss- la “Home Depot”...
Barca Classica Merry Go Round

La barca non è un auto di Antonio Soccol (X puntata)

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Tradizione storica delle genti di mare impone che mai si deve cambiare il nome di una imbarcazione anche se cambia il proprietario. Farlo porta sfiga, si dice. Però anche questa è abitudine che si sta smarrendo. Io non sono affatto superstizioso ma non mi pare bello cambiar nome alle barche. Articolo di Antonio Soccol

L’ultimo paradiso

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Oggi vi porto sulla Corrente del Golfo. A Cuba: negli anni Ottanta ci sono andato per venticinque volte (media 2,5 all'anno) ed era un paese straordinario. Non chiedetemi cosa ne penso oggi: non lo so ma, confesso, sono un po perplesso. Spero, però, vi piaccia sentire com'era, allora: un quarto di secolo fa...
antonio soccol

‘A pucchiacchiera in mano a criature

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Alla fine di giugno del 1962, i responsabili della rivista specializzata che organizzava la prima edizione della prima gara offshore italiana, la Viareggio-Bastia-Viareggio, mi telefonarono: "Vieni a darci una mano in sala stampa?". “ Ma potrò vedere la corsa?”, chiesi ingenuamente. "No. Nessuno, appena dopo la partenza, la potrà vedere: non esiste barca capace di filare quanto quelle iscritte alla competizione

L’evoluzione della specie

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di Antonio Soccól. Quale sarà stata la prima barca di quegli ominidi, diretti cugini dei simpatici quadrumani, che per primi hanno avuto bisogno di traversare un fiume o un tratto di mare? Probabilmente un tronco d’albero, o un grosso ramo su cui mettersi a cavalcioni. Più tardi, forse, la carogna di qualche grosso animale gonfia di gas…

La barca non e’… un’auto (IX puntata) di Antonio Soccol

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Beh, l’ho già scritto su queste pagine. Ai “miei tempi”, cioè quando correvo in offshore, ci si trovava un’oretta prima del via a bere un caffè al Club che ospitava e organizzava la gara e si piegava a fette “La Gazzetta dello sport” in modo che un lato del quotidiano coincidesse con la rotta che si doveva fare in gara e l’altro passasse al centro della rosa dei venti della carta nautica