Antonio Soccol giornalista nautico pilota offshore, insegnante di vita
Giornalista nautico pilota offshore Antonio Soccol, autore di Altomareblu, storico di nautica e conoscitore del mondo della nautica storica e contemporanea

Tag Archivio per: Antonio Soccol

Ramcraft 32

La barca non è un auto (IV puntata)

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... Il tutto continuò finchè nel 1972 Carlo Riva non si stufò e iscrisse un suo Aquarama alla gara motonautica Londra-Montecarlo, una prova straordinaria in 15 tappe e lunga ben 2.544 miglia marine (4.715 chilometri). Affidato alla straordinaria guida di Gianfranco Rossi (Renato Mazzolini e Ettore Andenna era gli altri due membri dell'equipaggio)...
Arcidiavolo II

Arcidiavolo – barca Offshore classe OP2

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Nel 1972 Giorgio Tognelli disputò un campionato offshore brillante vincendo il campionato italiano offshore classe C2 con l'imbarcazione Arcidiavolo.La partecipazione a questo campionato iniziò quasi per scherzo e le vittorie riportate fecero scattare in lui il desiderio di farsi costruire una barca da corsa da Sonny Levi, giovane e rampante ingegnere costruttore dell'epoca che aveva appena finito di progettare e collaudare con grande successo il Drago costruito dalla Italcraft di Gaeta ed ordinatogli dai titolari del cantiere di allora i fratelli Sonnino
La barca non è un auto

La barca non è un auto (III)

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Avete mai pensato di comprarvi una automobile senza cambio? No, non intendo dire con un cambio automatico o di quelli di ultimo grido ricavati dalle esperienze di F.1. No, no: non quelli. Proprio senza del tutto: solo con una marcia in avanti quella che volete voi: la prima, la seconda, la terza e la retromarcia e basta.No, vero. Non l'avete mai pensato perchè il cambio è indispensabile per la guida dell'auto: la prima per muoversi dal parcheggio, la seconda per incrementare la velocità, eccetera e poi tutto il resto: scalare le marce in curva, in salita, usarle come freno-motore in discesa eccetera eccetera.Eppure molti, moltissimi comprano la loro "auto che naviga" senza il cambio
Panarea di Antonio Soccol

A life in the sun – di Antonio Soccol

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A life in the sun, storia di marinai ambientata a Panarea di Antonio Soccol. Lo spettacolo stava per iniziare. Come ogni sera avevo gettato l'ancora del mio "Exocetus volans" ad un centinaio di metri dal molo di Panarea, tenendomi sul lato nord (verso Stromboli, per capirci) in modo da non perdere alcun dettaglio del fenomenale e puntualissimo show che andava in scena alle 19,29 precise di ogni giorno d'agosto...
Barche da IgNobel e Relative Trasmissioni - eliche di superficie

Barche da IgNobel e Relative Trasmissioni – eliche di superficie

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Capii d'esser stato scoperto:ero nella sala stampa del quarantaseiesimo Salone Nautico Internazionale di Genova, l'ultimo della serie. Avevo detto (e, soprattutto, scritto su queste pagine di Barche) che a quel Salone non ci sarei andato e invece c'ero. Poco contava che i motivi che mi avevano spinto ad andarci nulla avessero a che fare con le barche esposte e riguardassero invece un delizioso incontro con alcuni cari vecchi collaudati amici e fedeli compagni di sogni, intenti a studiare il progetto di fattibilità di una "barca" (si fa per dire) da 100 (diconsi cento) nodi (pari perciò a oltre 180 chilometri orari).La realtà era evidente e Franco Belloni, gloria vivente di un giornalismo nautico epico e scomparso oltre che mio antico amico, mi aveva scoperto, visto che la voce alle mie spalle era proprio la sua. E mi sfotteva anche, avendo già letto la mia dichiarazione clamorosamente pubblicata da "Barche"...Seleziona il titolo per visualizzare l'articolo e le immagini
fishtech V profonda Levi

Comprare una barca non e’ come comprare un’auto (II puntata)

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Una barca si divide in due parti: sotto alla linea di galleggiamento si chiama "opera viva", sopra al pelo dell'acqua si chiama "opera morta". Chi oggi compra una barca, al solito, si occupa dell'opera morta e quindi compra una "casa al mare".Chi invece vuol navigare si deve occupare dell'opera viva, cioè di tutto quello che sta nell'acqua e serve ad affrontare il mare. Parliamo allora di opere vive e specificatamente di carene. Di quelle ormai oggi più comuni. Quando apparvero, le chiamarono "carene a dislocamento planante": una espressione che non vuol dire niente "per la contradizion che nol consente" (Dante Alighieri, "La divina commedia", Inferno, XXVII, 120). L'aveva inventata, la definizione, l'ufficio marketing di un cantiere: Italcraft di quegli anni (primi Sessanta), quando presentò il suo cabinato "X-1", ispirato (molto ispirato- "forse sin troppo", direi) alle prime carene di quel genere studiate negli Usa da Raymond Hunt.In Italia, opere vive di quel tipo, le produceva, allora, solo la Navaltecnica di Anzio, detta anche Canav, però queste erano ideate e progettate da Renato "Sonny" Levi...
Aspronadi - Dignità alla progettazione nautica da diporto

Ridare Dignita’ alla progettazione (nautica)

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Ridare Dignità alla progettazione navale; nei primi anni Settanta le barche si progettavano. Sì, lo so che sembra impossibile ma invece, lo garantisco, è proprio vero. C'era gente, allora, che si metteva davanti al tavolo da disegno, tirava la linea di galleggiamento e poi iniziava a pensare...
Albert Hickman inventore di carene e trasmissioni nautiche

Albert Hickman, chi era costui?

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Albert Hickman, "La verità è come una stella, sembra qualcosa di piccolo ma splendente e sicuro", questa affermazione compariva, nel 1940, nella brochure pubblicitaria del cantiere navale americano di William Albert Hickman.E da questo già si capisce un pò chi fosse questo estroso e geniale personaggio, nato a Dorchester, New Brunswick (Canada) nel 1877, inventore di carene, di trasmissioni, capace di intuizioni straordinarie e, fra l'altro, anche ottimo scrittore di romanzi
Celeste Soccol e la strana slitta marina - l'idroscivolante

Una strana affascinante e misteriosa slitta marina – l’idroscivolante

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Idroscivolante. Le Officine Miller non dovevano essere un semplice covo di picchiatelli perchè i motori Miller davano, effettivamente, un sacco di potenza.Altro elemento determinante: il 26 settembre del 1914 (Celeste Soccol era già negli Usa) la rivista "Scientific American" pubblicò un articolo che iniziava con queste parole: "A new type of vessel, wich promises to revolutionize water craft and wich takes the same place on the water the automobile does on land" (Un nuovo tipo di natante che promette di rivoluzionare il mondo nautico e che prende sull'acqua lo stesso ruolo che ha avuto l'automobile sulla terra).Il testo descriveva il brevetto di una carena speciale, depositato in quello stesso anno dal canadese William Albert Hickman. Questa carena si chiamava "sea sled"
Ultima Volta Cantiere Delta

Conversazione in Thailandia di Antonio Soccol

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Da oltre un decennio "Sonny" vive in Thailandia per nove mesi all' anno: si concede dolci crociere in Malesia, a Sumatra, in Borneo. Poi, quando laggiù inizia la stagione delle grandi piogge, torna in Europa, all' isola di Whigt e aspetta. Verso la fine di settembre mi telefona e mi dice: "Le rondini sono già tutte allineate sul filo della luce: ho preso perciò il biglietto dell'aereo perchè è tornato il tempo di migrare e se ne vola, assieme alle rondini, nel suo amato Oriente.