Ibrido in salsa Olandese
di Vittorio di Sambuy
Il noto cantiere olandese Royal Huisman ha appena varato per un cliente statunitense un veliero che rappresenta, per le molte innovazioni tecnologiche contenutevi, un considerevole passo avanti sulla via dell’eco-compatibilità del naviglio da diporto.
Ethereal è un ketch lungo 58 metri disegnato da Ron Holland e costruito in Alustar, una lega speciale di alluminio che tra l’altro è riciclabile quando lo scafo sarà demolito.
La propulsione è assicurata mediante due linee d’assi collegate ad eliche a passo variabile e a due motori elettrici da 90 kW, che agiscono da generatori quando trascinati dalle eliche durante la navigazione a vela: la riduzione di velocità è, per produrre 20 kW, di circa 1,5 nodi. http://it.wikipedia.org/wiki/Motore_elettrico
La gestione dell’impianto elettrico di bordo si basa su due bus interconnessi, uno a corrente continua e l’altro a corrente alternata, a cui sono collegate le batterie a ioni di litio da 400 kWh cadauna. E’ già previsto il collegamento a un futuro impianto di celle a combustibile.
Per motivi di sicurezza esiste anche l’opzione di accoppiare meccanicamente due diesel ai motori/generatori.
L’impianto idraulico prevede il reimpiego energetico dell’acqua di scarico dei dissalatori nonché il riciclo delle acque bianche e il recupero dell’energia termica sviluppata dai diesel durante il loro funzionamento.
Le eliche trasversali di prua e di poppa sono retrattili, di un nuovissimo tipo a rotore senza mozzo che garantisce lo stesso rendimento in entrambe le direzioni di spinta.
L’illuminazione è rivoluzionaria.
Le lampadine elettriche a incandescenza, (che trasformano in luce visibile solo il 10% dell’energia consumata ma ne disperdono il 90% sotto forma di calore) sono sostituite da Led a luce fredda mentre tutti i vetri, oblò compresi, sono a 4 strati, costruiti con la tecnologia elettrocromica con la quale la luce incidente può essere filtrata secondo le esigenze, aumentando per esempio nelle ore di massima insolazione la riflettività del vetro, in modo da reirradiare verso l’esterno le frequenze infrarosse.
Tutti i sistemi di bordo tendono cioè a diminuire l’accumulo di calore inutile e riducono le esigenze del condizionamento, contribuendo a raggiungere lo standard ideale delle zero emissioni gassose inquinanti.
Con queste tecnologie gli olandesi appaiono di essere all’avanguardia mondiale, preparandosi fin d’ora alle sfide della futura nautica “verde”.
VdS
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