Chi è Tito Mancini

Durante la carriera è stato imbarcato sulla M/V CP 233, partecipando a Genova, al salvataggio dei naufraghi della M/n London Valour.

Pubblicati da Tito Mancini

VelaTerapia

L’applicazione pratica di questi studi ha generato dei progetti di salvaguardia e recupero a favore dei cosiddetti “giovani difficili”. Quei ragazzi che non riuscendo ad inserirsi in una collettività urbana, cercano con tutti i mezzi più o meno leciti, di acquisire una loro visibilità e notorietà, il loro “posto al sole”, nei confronti della cosiddetta società civile…

Quando il catalogo non è un inventario bibliografico

Nel corso dei suoi trentacinque anni di storia, la Libreria Internazionale Il Mare, ha stampato una ventina di cataloghi generali e parziali. Un fortunale di libri di mare. Una presenza concreta e non liquida, dell’elemento acqueo. I cataloghi fanno venire in mente ai lettori ondate di scaffali ricolmi di volumi sui pesci abissali, flotte di testi sulla storia delle navi: qui ogni cosa è mare, ma non solo libri.

San Giuseppe Due nuovamente in mare

3 giugno 2010 un giorno speciale per il San Giuseppe Due che, rimosso dal luogo dove il suo C.te Giovanni Ajmone Cat lo aveva riposto in secca dal 2002. Donato alla Marina Militare Italiana rispettando le ultime volontà del C.te recentemente scomparso, riprende il mare per qualche ora per essere trasportato in un cantiere di Anzio dove sarà sottoposto a lavori di ripristino… Sarà una grande emozione il suo nuovo prossimo varo e vi informeremo durante questo periodo di restauri, con il suo prossimo programma di vita che ci auguriamo sia lunghissima. Buon Vento al San Giuseppe Due ed allo spirito del suo indimenticabile C.te Giovanni Ajmone Cat

Seminario AS.PRO.NA.DI. – Roma, 27 e 28 Febbraio 2009

Il seminario, organizzato dall’Associazione AS.PRO.NA.DI. per i suoi soci, nonché per tutti gli uomini di buona volontà, ha avuto la durata di un giorno e mezzo. Il primo giorno, la parte iniziale si è sviluppata presso la sede dell’INSEAN (Istituto Nazionale per Studi ed Esperienze di Architettura Navale), più nota come “Vasca Navale”, la seconda parte invece, nel padiglione riservato al “Boat Professional Building”, all’interno della manifestazione “BIGBLU 2009 – Boat Show 2009”, presso la Nuova Fiera di Roma.

La nuova vita della motovedetta ex CP 233

Ovviamente un sincero ringraziamento è rivolto al geniale progettista di un simile capolavoro, Renato “Sonny” Levi, ed al cantiere costruttore Rodriquez, che ha saputo realizzare in pieno l’idea di una imbarcazione che fosse veramente in condizioni di navigare con qualunque mare.

Rivederla adesso, con una nuova livrea, rimessa a nuovo ed agghindata come si conviene ad una vecchia “Signora”, mi riempie di gioia, congratulazioni vivissime al suo armatore, per l’ottimo lavoro di restauro che ha saputo svolgere.

Le Motovedette tipo Nelson

Alla fine degli anni 50, il Corpo delle Capitanerie di Porto, in seguito alla forte ripresa delle attività marittime, ed il conseguente, costante sviluppo della nautica da diporto, avvertì la necessità di una maggiore presenza sul perimetro costiero nazionale, mediante un progressivo adeguamento qualitativo e quantitativo dei propri mezzi nautici, tendenti a migliorare notevolmente, l’espletamento del proporzionale aumento dei compiti tecnico-operativi di competenza.

Il primo provvedimento adottato, fu il criterio della specializzazione d’impiego…

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San Giuseppe Due: Spedizione italiana in Antartide

Il problema che intendo affrontare è quale spedizione sia da considerare a tutti gli effetti e sotto tutti gli aspetti “La Prima Spedizione Italiana in Antartide”. Questo argomento mi sta par­ticolarmente a cuore perché io stesso ho dedicato alle vicende ad esso legate, insieme con altri miei coetanei, più di un anno della mia vita. A venti anni si è entusiasti, sinceri, idealisti, disinteressati, pronti ad ogni sacrificio per raggiungere l’obiettivo che abbiamo o che ci hanno proposto. Il nostro era quello di raggiungere l’Antartide

London Valour, il naufragio a Genova il 9 – 4 – 1970

E’ doveroso ricordare i grandi rischi che corsero tutti i componenti della motovedetta CP 233 della Guardia Costiera comandata dall’allora Capitano di Porto Giuseppe Telmon, il quale capito subito l’entità del disastro che stava per realizzarsi decise di intervenire. Tutti i componenti dell’equipaggio della CP 233 erano in Capitaneria ed appena arrivato il MAYDAY MAYDAY per radio con le coordinate messe subito sulla carta sembrava impossibile. Il luogo da cui arrivava la richiesta di soccorso era appena fuori del porto di Genova.

Motovedette d’epoca C.P. Guardia Costiera

Con la pubblicazione di immagini e dati di questa serie di motovedette della C.P. Guardia Costiera, si conclude lo spazio dedicato a queste interessantissime unità militari costruite all’inizio degli anni 80′ e catalogabili come motovedette d’epoca. Ricordo che una qualsiasi unità navigante per essere inclusa nella categoria di imbarcazioni d’epoca, deve avere un minimo di 25 anni documentate da libretti di navigazione per le imbarcazioni con lunghezza compresa tra i 10/24 m ft. da dove evincere la data di prima immatricolazione.

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