Chi è Giacomo Vitale

Esperto di restauro e consulente tecnico di Altomareblu, per recuperare barche eccezionali come quelle realizzate dall’Ing. Renato Levi.

Pubblicati da Giacomo Vitale

Il restauro di barche d’epoca Levi in lamellare di mogano

Articolo dedicato al restauro di imbarcazioni d’epoca Levi in lamellare di mogano incrociato a 45° e incollato con colla resorcinica.

Gli interventi che si devono attuare per dare nuova vita e un futuro ad imbbarcazioni così rare ed eccezionali, sono molto complessi e non possono essere eseguiti da inesperti del settore, di fondamentale importanza è l’uso di materiali di qualità e di mani che sanno quel che fanno, il futuro della vostra barca d’epoca dipende essenzialmente da questi interventi.

Vediamo in pratica come e cosa bisogna sapere oltre che rivolgersi a esperti di barche Levi

Bill Bull offshore – disegno Sonny Levi

Costruita dai Cantieri Delta di Anzio fu varato alla fine del 1969 per volere del Conte Augusta che con questa barca intendeva fare correre il fratello Corrado nella Classe I.
La richiesta del Conte Augusta a “Sonny” Levi fu per una barca veloce tutta italiana e quindi mossa anche da motori italiani.

Fu così che si scelse di montare i noti BPM Vulcano da 400 HP ciascuno…

G.50 – fast commuter – by Sonny Levi & Sergio Pininfarina

Le richieste per questo progetto furono: la creazione di una barca molto veloce capace di navigare ad andatura sostenuta anche in caso di avaria a qualche motore, con la possibilità di arrivare ad una velocità di 55 nodi e planare anche con mare formato. Gianni Agnelli…

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Drago by Renato “Sonny” Levi

Questa spettacolare barca, disegnata dal Renato “Sonny” Levi, fu presentata alla stampa specializzata ed agli operatori del settore nel gennaio del 1973. Rimase in produzione per diversi anni e fu costruita in un discreto numero di esemplari. Purtoppo oggi sembra essere diventata una rarità, poichè pur avendo girato personalmente tanti porti della Campania ed il basso Lazio non ne ho vista alcuna.

Roar 35 Cantieri del Garda – progetto GB Frare

Era questa la terza (dopo Dart e Arcidiavolo) barca offshore al mondo con eliche di superficie realizzate da GB Frare sul principo di quelle di “Sonny” Levi, (solo metà disco nell’acqua quando la barca è in planata) ma con tecnologia differente nella trasmissione (intubata e a bagno d’olio come quelle poi alle quali Fabio Buzzi si è ispirato per tutti i suoi offshore sino a oggi).

Barca Synthesis cantiere Partenocraft Napoli – progetto Renato Sonny Levi

Da questedue immagini si nota la bella forma che il progettista ing. Levi ha dato a tutta la barca, realizzando un ponte che verso il centro della barca ha un andamento che abbassandosi verso prua per poi aumentare fino ad 1/3 della sua lunghezza totale dalla prua si abbassa leggermente ed in modo raccordato andando verso poppa.

Si nota chiaramente dalle immagini la somiglianza alla Speranzella II serie…

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Speranzella 2° 1962

Ci siamo subito messi in moto per verificare queste notizie. Dai dati che ci ha trasmesso il nostro Luca ci spiace dirgli che la barca di cui è in possesso è della I serie costruita in tre esemplari e non quella pilotata dal Comandante Attilio Petrone che vinse la prima edizione della Viareggio – Bastia -Viareggio del 1962 e l’anno dopo, cioè il 1963, pilotata da Sonny Levi conquistò il Beaver Brook Trophy vincendo nella Manica la “Cowes – Torquay”. In effetti si tratta della n° 2, cioé della seconda Speranziella costruita in assoluto che ha partecipato ad altre edizioni della VBV riportando ottimi piazzamenti.

Dimpi Sea Barca Offshore, progetto Renato Sonny Levi

Nel 1968 le regole UIM per le imbarcazioni offshore imposero di rispettare determinate dimensioni e per le barche di classe 1 era obbligatorio che avessero un cubo interno di 12′ x 6′ x 2’9″. Ovviamente questi vincoli obbligavano i progettisti a rimanere contenuti entro certi valori sulle altezze e le larghezze dei bagli, senza permettere di disegnare profili aerodinamici validi per il raggiungimento della massima velocità .

Quando il cantiere Zarcos chiese all’ing. Levi di disegnare una barca offshore di classe 1 egli non sapeva che di li a poco l’UIM avrebbe cambiato il regolamento facendo sparire questo cubo. In quegli anni capitava purtroppo che l’UIM con molta frequenza ed inaspettatamente cambiava i regolamenti.